I "coup de coeur " della settimana:
Ogni settimana (o quasi) scelgo e commento qualcosa che mi ha particolarmente arricchito
(con i link e le foto delle settimane precedenti)
Domenica 15 Settembre
In questo periodo due ascolti che mi sono particolarmente piaciuti:
"Middlemarch" di George Eliot, letto per consiglio convergente di tre amci dal gusto sicuro (Michel Starobinski, Peppino Ortoleva e Martha Montello, professoressa di letteratura per la Harvard Medical School) per il quale ho "riscritto" una quarta di copertina come avrei voluto averla: quella dell'edizione Penguin che ho regalato svela delle evoluzioni dei personaggi.
"Middlemarch" di George Eliot, letto per consiglio convergente di tre amci dal gusto sicuro (Michel Starobinski, Peppino Ortoleva e Martha Montello, professoressa di letteratura per la Harvard Medical School) per il quale ho "riscritto" una quarta di copertina come avrei voluto averla: quella dell'edizione Penguin che ho regalato svela delle evoluzioni dei personaggi.
"George Eliot è lo pseudonimo di Mary Anne Evans (la pagina wikipedia in italiano è esaustiva e non fa spoiler), interessata alla filosofia morale, che ha tradotto Feuerbach e Spinoza, e che ha conosciuto Emerson. Middlemarch (1872) racconta di un villaggio della campagna inglese al tempo delle riforme (1830), seguendo vari personaggi alle prese con i cambiamenti e con il continuo interagire di caso, volontà, e comportamenti altrui. La storia è quella di gente e di fatti comuni, molto vicina alla nostra di ogni giorno. Il tutto con una scrittura ricca, fluida e fantasiosa. Il libro è esemplare di ciò che sosteneva Umberto Eco: leggere i Classici è un modo per vivere più a lungo senza diventare più vecchi. Auguro alle persone alle quali voglio bene di vivere anche gli anni e le vite che il libro presenta, con calore, intelligenza e profondità tali da innamorarsi della narratrice-scrittrice, e della figura che le è più vicina."
Domenica 30 Giugno.
Un aticolo, ben scritto e incisivo come al solito, dell'amico Peppino Ortoleva, sul problema dello sfruttamento degli immigrati.
Lo aggiungo nella pagina di questo sito che ho riservato ai suoi scritti, con il link che si riferisce al fatto che lo ha occasionato.
Sabato 18 maggio:
La crisi della verità è la cosa più grave del Caso Scurati
In seguito alla discussione ieri sera con due amici, metto qui le riflessioni scaturite dal "Caso Scurati", del quale purtroppo non si parla più abbastanza. L'elemento principale per me è che il caso segnala del disprezzo della verità (nel senso etimologico: togliere valore) che è particolarmente diffuso, e dal quale dobbiamo guardarci come faremmo da una temibile epidemia: senza verità non si può costruire niente di solido.
La storia è riassunta qui.
- La Presidente Giorgia Meloni, ha immediatamente reagito pubblicando sul suo profilo facebook il testo di Scurati. Buon colpo demagigico, ma lo ha fatto utilizzando molte delle tecniche delle quali parla Michele Murgia nel suo libro "Istruzioni per diventare fascisti", recensito in precedenza, e con degli aspetti particolarmente gravi proprio riguardo al disprezzo della verità.
Per una lista non esaustiva, la Presidente del Consiglio dei Ministri:
- svilisce la cultura e la professionalità con le battute sul non dover pagare il testo e l'onorario (€1'800), comparandolo al salario medio. Siamo tutti uguali, ergo le opinioni hanno tutte lo stesso valore (qui si parla proprio di valore monetario). Risolutamente no. Questo para-sillogismo origina da povertà di linguaggio, e amalgama nella parola "uguali" dei significati diversi. Uguali nel senso che abbiamo tutti gli stessi diritti: sì. Uguali nel senso che le opinioni hanno tutte lo stesso valrore: no. L'opinione di Scurati sul ventennio fascista non ha lo stesso valore di quella di chiunque altro, vale molto di più, e devo riconoscerlo (e retribuirlo adeguatamente nel momento in cui gli chiedo di metterla a disposizione).
- discredita il suo interlocutore avanzando l'ipotesi che sia stata una mera questione di soldi.
- disprezza la verità: "non so quale sia la verità", scrive, ed è qui per me il punti più grave.
Il disprezzo della verità, purtroppo non solo appannaggio della destra populista, costituisce a mio avviso un problema moderno, in legame diretto con la crisi dell'informazione che, con le altre crisi (climatica, migratoria, tecnologica, della ridistribuzione della ricchezza) ci mette nelle condizioni di una tempesta perfetta (come lo furono quelle degli anni 1913-1914).
Le bugie si sono sempre dette, mi si può argomentare. Ma che si banalizzi la verità mi sembra un elemento nuovo e particolarmente grave. La filosofa politica Hannah Arendt (nelle foto) diceva che ci può essere disaccordo sui valori, disaccordo sull’interpretazione dei fatti, ma non disaccordo sui fatti, perché i fatti sono verificabili (Questa dissezione in tre categorie è utile nel quotidiano per affrontare ogni disaccordo). La Presidente invece ritiene che non sia importante verificare i fatti. Apre la strada a pensare che magari i fatti non siano verificabili (che i fatti non siano fatti, ma opinioni). In questa confusione tra fatti, interpretazione dei fatti e valori è comune che il dibattito non separi, in un gran polverone che mina la credibilità, o che non la avvalora, riportandoci ad opinioni che hanno tuttte lo stesso peso.
Nel caso in questione, il Direttore Rai Piero Alessandro Corsini sembra non aver detto la verità, affermando che si trattava di aver annullato il monologo per un divario sul compenso, quando invece (fatto verificabile) il contratto sarebbe già stato stato firmato.
Se non avesse detto la verità, sarebbe grave, e sarebbe solo decenza che si dimettesse. Il Direttore RAI non deve essere lasciato andare su questo punto.
Vorrei un hashtag “ “#liersmustgo”: sarebbe un bel regalo per tutti.
Domenica 31 Marzo
Visita alla Mostra Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo. Mi ha certo colpito il ritratto del giovane uomo in rosa, con dei pezzi di statua rotta nello sfondo dei quali mi sarebbe piacuto ascoltare un commento. Ma soprattutto il Cavaliere in nero, del Museo Poldi-Pezzoli.
Domenica 24 Marzo
Questa settimana è stato officializzato il premio alla carriera di Franco Cavalli, e la cosa ha avuto una bella risonanza sulla Stampa Ticinese. Senz'altro un coup de coeur, vedi l'articolo su laRegione.
La foto che ritrae Franco Cavalli qui sopra, che riflette bene il suo costante impegno a favore di una società più giusta, mi ha inspirato un commento che ho postato su facebook e che riprendo su una pagina dedicata: Il Piazzaiolo e il dibattito politico.
Venerdì 2 Febbraio
Ho finito "Canne al vento" suggeritomi da una collega, da un bravissimo saggista Peppino Ortoleva sul quale torno qui, ed è stato un vero regalo. L'ho ascoltato in audiolibroi da Michela Murgia (Emons Audiolibri, ne ho già parlato per il suo "L' Accabadora"). Anche qui la lettura di Murgia arricchisce, ma il materiale è notevole per se, con immagini piene di fantasia e di forza. Vantaggio in più, da ascoltare dopo l'introduzione di Murgia che lo rivela come l'unico (o il primo) romanzo "gotico" della lingua italiana, ed effettivamente vi sono dei momenti dove il racconto si sdoppia improvvisamente tra sogno e realtà, tra vita quotidiana povera, e religione o superstizione. Per chi fosse interessato, dò qui un esempio che mi ha particolarmente colpito, e di una bellezza assoluta. L'immagine mi seguirà come alcune particolarmente ardite di Proust.
Settimana 47
Questa settimana la lettura del libro “Verità Irriverenti” di Dick Marty, con un commento di Franco Cavalli sui quaderni di Forum Alternativo, accessibile qui, alla quale rimando per una messa in prospettiva più generale.
In particolare, però, mi ha colpito il capitolo “Democrazia, una pianticella delicata”, che riflette in modo molto fine sul perché delle figure disastrose per la democrazia siano state scelte dal popolo in votazioni democratiche. Tra le ragioni, in exergue, una frase di Montesquieu “La tirannia di un principe in un oligarchia non è pericolosa per il bene pubblico quanto l’apatia di un cittadino in una democrazia”.
Il capitolo discute come il voto popolare sia solo una parte della struttura che protegge la democrazia, a fianco della separazione dei poteri (che non deve essere sbilanciata in favore dell’esecutivo: basti pensare alle nomine della Corte Suprema americana), dello stato di diritto, del rispetto dei diritti umani, della libertà di stampa (e, aggiungo io, di altre istituzioni meno direttamente implicate ma altrettanto importanti: quelle dell’istruzione, le associazioni, i sindacati etc.). Ora, tutto questo richiede uno sforzo attivo per essere preservato da quelle che io chiamo le “forze tristi”. Ed è questo sforzo che rischia di mancare in tempo di crisi: l’indifferenza della quale parla Marty, della quale ha parlato Harari, e nella quale vedo però anche disempowerment da un sistema capitalistico al quale non si sanno più immaginare alternative, distrazione dovuta a a problemi più pressanti come il costo della cassa malati, da un linguaggio che rende più difficile pensare alle alternative, tutti temi che intendo sviluppare separatamente.
Marty sottolinea come di fronte alla crisi della democrazia e alla complessità delle forze in gioco, si tenda ad essere sedotti da soluzioni semplicistiche, che propongono delle narrative rassicuranti e a prima vista federanti, anche se costruite nel disprezzo della verità. Ed è proprio questo disprezzo dell verità (Dick Marty la chiama disinvoltura) che caratterizza le “Democrazie illiberali” di Trump, Bolsonaro, Orban etc. a rischio di derivare in autocrazie o dittature. Mentre guardare ai problemi con rispetto delle verità (almeno quelle scientifiche -sì, penso che esistano) è complesso, e porta a proporre soluzioni difficili e talvolta impopolari.
Cassandra continua a vivere mezzo a noi, portandosi la maledizione della nostra (in)credulità a tutto ciò che (non) ci fa piacere, alla quale penso siamo biologicamente predisposti (vedi il mio post facebook sul giornalista del Corriere del Ticino che ha trattato Papa Francesco di Dogmatico).
Molti spunti che Marty approfondisce con esempi ben documentati e referenze, che vanno dalla repubblica di Weimar, al fascismo, al governo di Israele oggi, o all’Italia della Meloni.
Un punto di divergenza quello sulla riforma del sistema pensionistico in Francia che Marty definisce insostenibile, e ha ragione, ma solo se si fa astrazione della possibilità di ridistribuire la ricchezza accumulata in anni di capitalismo liberalizzato (rimando al il libro di Piketty “il capitale nel XXI secolo”) e incurante del costo ecologico di tali processi (la restituzione di questo costo ecologico è a mio avviso un ingrediente fondamentale della transizione ecologica).
Chiederò a Casagrande il permesso di fare un estratto di questo capitolo per metterlo facilmente a disposizione.
Settimana 45:
Questa settimana visita a Parigi dove mia moglie Samia Hurst-Majno ha tenuto conferenza sul fine vita in Svizzera, mio paese adottivo dove da lungo tempo abbiamo guadagnato il diritto fondamentale di scegliere quando vogliamo andarcene.
Farei torto a Samia nel riassumerla, soprattutto perché la metterà in rete e spero ne farà un breve saggio. Per la maggioranza di chi mi legge il tema non è di attualità, e guadagnerà nell’aspettare.
Ha citato “Essere Mortale” che tutti i medici, ma più in generale tutti quanti dovremmo leggere, e ne ho messo la referenza nella mia pagina“letture”.
La conferenza si è tenuta nella Maison de l’Amérique Latine”, notevole anche perché vi ha abitato uno dei padri della Neurologia Francese, Jean-Martin Charcot, famoso in particolare per il dipinto qui sopra (qui in pieno schermo), che lo mostra con una paziente durante una “crisi di isteria”. Mi ha fatto riflettere su come la parola sia giustamente stata espulsa dal linguaggio medico: il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM IV, 1994) parla infatti di “disturbi di conversione”: situazioni nelle quali un problema psichico si manifesta con sintomi somatici, togliendo, giustamente, ogni connotazione sessista alla malattia.
Per più dettagli sul quadro, i nomi dei personaggi ritratti, e l’abitudine di avere un pubblico alla moda per le lezioni di Charcot, qui sotto link dove i medici potranno trovare vari nomi famosi della neurologia e della psichiatria, come Babinski e Gilles de la Tourette. Da notare anche il disegno a sinistra con “l’arco di Charcot”, una delle manifestazioni della “crisi isterica”, ma questa volta si tratta di un uomo. Si vede anche quanto abbiamo avanzato nella protezione dati: la Paziente, della quale si conosce tutta la storia e il nome, si prestava a dimostrazioni pubbliche di ipnosi, ed è menzionata da Freud, che aveva frequentato la Pitié.
Per un resoconto più approfondito di Charcot e dell’Isteria, questo sitoin Francese.
Qui anche un articolo scientifico ben documentato che critica un film apparentemente non accurato attorno alla storia, della quale da molti dettagli interessanti (in Inglese).
Settimana 44
Un editoriale dell'amico Bertrand Kiefer sulla crisi della medicina, in Francese (lo consiglio, scrive molto bene), e in Italiano tradotto Deepl con la mia rilettura (e il suo permesso). Bertrand è medico, laureato in teologia, in precedenza membro della commissione nazionale di etica, molto vicino alle mie idee pur arrivando alle sue da un altro angolo. Dirige la Revue Médicale Suisse, sulla quale si trovano anche altri suoi editoriali, che consiglio di cuore.
Settimana 43
Questa settimana il cuore è stato preso da "Profusione di Armonie", uno dei capitoli finali de "la Montagna Incantata", che ho ascoltando nella lettura di Roberto Herlitzka (48h). Descrive l'arrivo di un grammofono nel sanatorio di Davos, i brani musicali che scopre con molti particolari del testo e della melodia, con le reazioni del giovane Hans Castorp. Metto, a beneficio dei pochi miei lettori, le pagine del capitolo (l'USI mi autorizza a condividere materiale per i miei studenti), e in particolare una rappresentazione della canzone "der Lindenbaum" con testo tradotto in inglese.
Il libro cartaceo si trova nella biblioteca dei libri che sono piaciuti nel mio reparto, quindi accessibile a tutti, con un bel saggio finale di Mann che parla dell'opera agli studenti di Princeton nel 1939, anche questa molto interssante, in particolare sulla vita indipendente che certe opere prendono, liberandosi dalla volontà del loro autore (elemento anche ripreso da Yalom, e certamente apparente in Dickens, dei quali parlerò).
Settimana 42
Nel cattivo risultato dei Verdi a livello federale, in Ticino "on a sauvé les meubles": l'On. Greta Gysin ha confermato il suo seggio, e sarà una seria candidatura per il Consiglio degli Stati. Qui la foto di fine giornata con i miei compagni di queste settimane. Sottolineo che manca tra noi, perchè ha agito nelle retrovie, con un lavoro indispensabile e di grande qualità, la brava Elena Nuzzo che è stata l'8° regalo di questa campagna, e il mio coup de coeur di questa settimana.
Elena è laureata in studi di Genere all'Università di Losanna, allieva del Prof. Fabio Pusterla al liceo, ha riletto i nostri testi rendendoli più incisivi, chiari e accessibili. Vi consiglio la lettura di un suo articolo sulla Medicina di Genere pubblicato sulla Rivista di Lugano.
Nel cattivo risultato dei Verdi a livello federale, in Ticino "on a sauvé les meubles": l'On. Greta Gysin ha confermato il suo seggio, e sarà una seria candidatura per il Consiglio degli Stati. Qui la foto di fine giornata con i miei compagni di queste settimane. Sottolineo che manca tra noi, perchè ha agito nelle retrovie, con un lavoro indispensabile e di grande qualità, la brava Elena Nuzzo che è stata l'8° regalo di questa campagna, e il mio coup de coeur di questa settimana.
Elena è laureata in studi di Genere all'Università di Losanna, allieva del Prof. Fabio Pusterla al liceo, ha riletto i nostri testi rendendoli più incisivi, chiari e accessibili. Vi consiglio la lettura di un suo articolo sulla Medicina di Genere pubblicato sulla Rivista di Lugano.
Settimana 41.
Sono andato alla partita dell'Ambrì contro il Lyons di ZH. Bellissimo match, ma mi resteranno anche delle belle storie di campagna cho ho eaccontato in facebook. Ma questa in link è una piccola natura morta che mi ha toccato: all'albergo Baldi di Rodi Fiesso dove ci siamo fermati a dormire, ho chiesto di poter lasciare i miei santini elettorali di fianco a quelli della brava Avv. Sabrina Gendotti. Avrete notato la scatola porta occhiali, di chi li ha dimenticati, ma che sono restati a disposizione di tutti quelli che vengono a giocare a carte o a leggere i giornali.
Un po'di "Old oak " (vedi sotto) anche da noi.
Ve lo consiglio, ideale per chi voglia con poca spesa andare a letto relativamente presto pur andand a vedere un match in trasporti pubblici/bici, come abbiamo fatto noi.
Settimana 40
Qui la cosa si fa più politica. Quello che ha dato il coup de coeur della settimana è che quando ho finito di parlare alla manifestazione dell'area di sinistra per una cassa malati unica, uscendo tra i manifestanti, in vari mi hanno "ringraziato". Probabilmente per un medico ai vertici di una struttura si occupasse del loro problema. Mi ha fatto venire il groppo in gola.. Vero coup de coeur, che mi ha dato ancora più forza per continuare, quale che sia il risultato. Se avete voglia di guardare già cos'avevo`detto, qui il video del mio intervento.
Settimana 39
WE 30.09: Una meravigliosa passeggiata con amici in Alta Valle Maggia (Alpe di Quadrella, e Alpe Magnello).
Da segnalare un bel progetto www.alpemagnello.ch
Settimana 36.
Mercoledì 6 settembre.
Inaugurazione dell'anno academico USI, nella quale il rettorato, diretto dalla Rettrice Luisa Lambertini ha illustrato l'importanza dei temi ambientali e di inclusione dell'ateneo. Come si può vedere dalle foto che ho postato sui social, sono fiero di appartenere a un Università dove sul podio c'è acqua del rubinetto, e dove si creano dei posti accademici per dei ricatori con statuto di rifugiati. Darò più dettagli quando mi avrà scritto il Professor Cesare Alippi, prorettore all'internazionalizzazione.
Settimana 35
Sabato 2 Settembre
Il giornale "the Guardian" ha riportato due articoli su JAMA Surgery, uno dei migliori giornali della mia specialità, nei quali si riporta e discute che le chirurghe donna hanno migliori risultati che i chirurghi uomo. Non posso dare accesso alle pubblicazioni originali su questa pagina, ma potete richiedermi di mandarvele se siete interesssati.
Non sono sorpreso: la mia Vice Dr.ssa Alessandra Cristaudi, ormai più brava di me, che potete vedere qui sui tumori del pancreas è una donna.
Interessante chiedersi il perché, e qui a parte qualche pista di riflessione (mettendo assieme opinioni personali e elementi provati scientificamente) a mio avviso importante sulla chirurgia in genere.
Lo studio e il commento in questione avanzano alcune piste: “sono più lente” (da trasformare in “dedicano più tempo”: la velocità in chirurgia è un mito da sfalsare). “Prendono meno rischi” (da trasformare in "non si lanciano imprudentemente in situazioni pericolose"), con le quali mostrare chi è il più forte.
Settimana 34
Mercoledì 23 agosto
Su un registro più politico, ma le Federali che si avvicinano oblige, il discorso del mio Direttore Glauco Martinetti al Consiglio di Stato che era venuto in seduta nella nuova Aula Magna dell'Ospedale CIvico. Ha sottolineato l'importanza dell'Ospedale di Lugano per la popolazione nella gestione della complessità, dell'urgenza e della formazione, tutte cose che hanno un costo e che il settore privato in pratica non prende (o non dovrebbe prendere) in carica. per sempio, nell'EOC ci sono circa 400 medici in formazione, nelle cliniche private una decina. Messaggio partito forte e chiaro, e confido che sia stato ascoltato in tutta la sua importanza.
Settimana 33
Domenica 20 Agosto
In semi-vacanza a Brissago, la lettura di "Infanzia, Adolescenza e Giovinezza" di Tolstoj nell'edizione BUR (che include l'ultimo romanzo "Confessione", nel quale un amico di giovinezza diventa il personaggio principale). Interessante prefazione di Adriano Sofri. Ho saputo che è stata una delle opere preferite da Isaiah Berlin. Molta introspezione, autoironia, e la freschezza dei 24 anni, quando fu scritto. Interessante la relazione con altre "confessioni" delle prime età, reali o romanzate (Rousseau, Proust, Cabré, per esempio), dà voce ai pensieri dell'infanzia in maniera particolarmente vivida, facendoli risorgere in noi stessi, ed ha agito come catalizzatore di ricordi sui quali non credo sarei tornato senza questa occasione . Notevole l'energia dell'autore a voler diventare un uomo migliore (non particolarmente presente nelle altre tre narrative citate), che sembra occupare, a partire da "Giovinezza", delle energie di Tolstoj e sarà un elemento costante della sua vita.
Settimana 32
Martedì 8 Agosto
Il film "The Old Oak" di Ken Loach, visto al festival di Locarno. Racconta la storia di un Pub un villaggio impoverito dalla chiusura delle miniere di carbone, nelle case sfitte del quale vengono accoti dei rifugiati Siriani. Le dinamiche della povertà, dell'esclusione, dei capri espiatori e della solidarietà sono esposte con colori forti, ma anche con sensibilità e calore. Mostra come siamo particolarmente sensibili alle storie, in particolare sul tema dei rifugiati, ed è la dimensione che si vuole evitare mettendoli lontani da noi in centri di accoglienza anonimizzanti. Dare (cioè riconoscere) a ciascuno la propria storia è un gesto di umanità, ma anche un gesto politico.
Settimana 31
Sabato 4 agosto
Ricorre il 100 di Plinio Martini, commemorato qui ne laRegione.
Scrittore di notevole intensità poetica, in particolare per me con "Requiem per Zia Domenica", poco più di 100 pagine scritte con una prosa polifonica altrettanto ricca di quella di Gadda ma con contenuti più caldi, in una storia commovente di amore giovanile e di omaggio al mondo passato. Da notare che Plinio Martini stava studiando Gadda in quel periodo, ma non si tratta di un plagio alla maniera di, ma dell'uso di un nuovo strumento, con tutte le richezze che possono scaturirne.
Con l'altro suo più letto "Il fondo del sacco", tra i miei libri preferiti, non solo della letteratura Ticinese, che mi ha fatto venire le lacrime agli occhi.
Molto di più è detto sul sito dedicato allo scrittore, che vi incoraggio a visitare.
Settimana 30
Giovedì 27 Luglio
Un editoriale di Simonetta Caratti su laRegione : "Migranti, accogliere i giovani in famiglia". Riflette e documenta in senso generale la nostra esperienza particolare. Continuo a pensare che la non soluzione al problema sia costruita, apposta per distogliere il nostro sguardo e i nostri sforzi dalle tematiche del clima, delle disuguaglianze e dei nuovi e necessari modi del vivere assieme. Il testo completo di Simonetta Caratti
Settimana 29:
Un'iniziativa del Musée d'art et d'histoire di Ginevra, che ha reso gratuita l'entrata, in cambio di un'offerta libera. Interessante che i ricavi siano aumentati di 3 volte, nonostante solo 10% dei visitatori paghino. Più ancora la motivazione del Direttore: "l'iniziativa permette al museo di riempire pienamente perchè si tratta di un patrimonio che appartiene a tutti", ma ciascuno di noi, se ha un po' di mezzi,m può dare una mano per il suo mantenimento. E un museo molto bello, e il fatto di poter andare a visitarlo quando si vuole incoraggia a di senire come propri i quadri che ospita.
Art Settimana 28
Martedì 12 luglio
Una registrazione di una conferenza di Umberto Eco, sulla quale sono caduto per caso (ascoltando il messaggio, bello, del nostro Direttore Generale EOC), sul leggere i classici, e perchè siano diventati tali: in una parola: "perchè fanno vivere più a lungo".
Si riallaccia al al tema che noi siamo fatti della nostra memoria (almeno in gran parte, anche se non esclusivamente; si può aprire una bella discussione). E se abbiamo piu cose in memoria, abbiamo vissuto più a lungo (senza essere vecchi). Ma vale la pena di ascoltarla tutta (16'), ci sono varie perle, come quella delle mosche, e quella del fatto che lui ha dei ricordi molto vivi della prima guerra mondiale, quando non era ancora nato, grazie ai racconti di suo padre... Leggerò "Edipo Re", che non ho mai letto.
Settimana 27
Venerdì 7 luglio
Ero rimasto colpito tempo fa da questa esecuzione della Ciaccona di Bach della partita per violino in re minore, trascritta per pianoforte, suonata da Hélène Grimaud, e mi si è riproposta come scelta musicale in una serata di lavoro. L'esperienza più intensa di tutta la settimana, offerta da internet. "Offerta"? La domanda rimavia al grande privilegio di avere quste opere alle quali i nostri genitori avevano difficoltà ad accedere, disponibili ovunque, nell'immediato e ai rovesci della medaglia.
Settimana 26
Giovedì 29 giugno
Questa settimana mi ha colpito, sempre su rete due (che adoro), un commento sulle Olimpiadi a Parigi, e il colossale trasferimento di richiedenti asilo che sarà fatto per ospitare turisti e atleti. Apre uno scorcio desolante e inquietante, con un sindaco di una cittadina Francese che si è fatto bruciare l'auto due volte, e che finalmente ha dovuto lasciare la città nella quale è nato, per aver voluto costruire un centro di accoglienza. Rimanda alla metafora dei cinque fratelli in una casa comune, che spiego qui.
Settimana 25
Sabato 24 giugno:
Settimana passata a pensare alla medicina narrativa e al nostro lavoro con le biografie dei Pazienti, che ha suscitato molta discussione alla riunione dei "Compagnons Hépatobiliaires", gruppo degli allievi del mio maestro Henri Bismuth. Il tema della presentazione non è tecnico: si tratta del progetto condotto nel nostro gruppo di chirurgia epatobiliopancreatica a Lugano di chiedere ai Pazienti se sono d'accordo di scriverci una loro auto-biografia da condividere con le persone che si occuperanno di loro in Ospedale.
La presentazione e la discussione, in Inglese, si trovano tra l'ora 06:00:00 e l'ora 06:30:00 della registrazione dell'incontro.
Il tema non è tecnico, e può interessare il Paziente che è stato, è, o sarà in noi.
La presentazione e la discussione, in Inglese, si trovano tra l'ora 06:00:00 e l'ora 06:30:00 della registrazione dell'incontro.
Il tema non è tecnico, e può interessare il Paziente che è stato, è, o sarà in noi.
Settimana 24:
Sabato 17 giugno.
Ho finito di ascoltare l'audiolibro "Accabadora" , scritto e letto da Michela Murgia, prodotto da Emons Audiolibri. Capolavoro di scrittura e lettura, mai una parola di troppo o un tono sopra le righe. Lingua molto potente, storia profonda e una dimensione del tempo lungo, con adulti che sanno aspettare, bambini e giovani che si scoprono.
Come per molti altri libri, l'ascolto, qui con un accento sardo mai pesante, aggiunge alla storia.
Grazie ancora alla Emons per aver realizzato questo audiolibro
Come per molti altri libri, l'ascolto, qui con un accento sardo mai pesante, aggiunge alla storia.
Grazie ancora alla Emons per aver realizzato questo audiolibro
Settimana 23: sabato 10 giugno.
Tutti vorremmo sentirci viaggiatori anzichè turisti. Ma perchè quasi 2 miliardi di umani si sposteranno quest'estate?Nel programma, delle risposte precise e documentate. Il tutto illustra bene il concetto dellle "forze tristi" che degradano il nostro capitale sociale ed ambientale, se le regole del vivere assieme non si cambiano con nuove leggi (per esempio: gli studenti milanesi che protestano per il prezzo degli alloggi, spinto dal turismo breve a livelli inaccessibili per le loro tasche (e per quelle dei loro insegnanti).