Decalogo per i giovani laureati in medicina

Gli studenti del corso laurea 21-24 mi hanno chiesto un testo per il loro "Graduation Book".
Mi ha fatto piacere scriverlo, e ho promesso loro di tenere aggiornata una versione con  link e qualche spiegazione in più.

(qui il .pdf)

Cari e Care,  
Grazie di avermi chiesto di indirizzarvi un messaggio per questo momento importante della vostra vita, e della mia. Ho pensato che la cosa migliore sarebbe stata una lista di principi che ho trovato particolarmente utili durante tutto l’arco del mio mestiere, o che ho scoperto tardi ma che avrei voluto conoscere prima.
Nel testo cito il nome dei Maestri ai quali devo i principi qui sotto. Ne do una breve presentazione qui.

1.     Cos’altro potrebbe essere? 
La diagnosi differenziale è un muscolo che va esercitato ogni volta che arriverete a una diagnosi, ed esercitarlo vi eviterà errori.
Corollario: cercate sempre come prima spiegazione del peggioramento di un paziente le complicazioni del vostro intervento, è la vera maniera di non mancarle, soprattutto se diventerete chirurghi (Stephen Large).

2.     Chiedetevi sempre cosa rende la malattia di quel paziente davanti a voi straordinaria (Henri Bismuth)
Così non mancherete delle finestre di opportunità spesso strette, ma sono quelle per le quali i Pazienti vi danno la loro fiducia.
Corollario a): spesso saranno i Pazienti stessi a mostrarvi la via, se ascolterete e leggerete la loro storia con attenzione. Reciprocamente, ignorare una via puntata da un paziente o una famiglia, soprattutto quando le cose non vanno bene, non vi sarà perdonato.
Corollario b): anche nella ricerca, l’attenzione al dettaglio del singolo paziente è non solo doverosa, ma potrà mostrarvi una pista che altri non hanno visto (Vincenzo Mazzaferro).  

3.     Un’osservazione a priori non credibile presentata da una persona o da una tecnica credibile deve essere creduta
Sta a voi trovarne la spiegazione, e alla fine la si trova quasi sempre. È una regola che vi salva dallo scotomizzare elementi importanti.

4.     La vita dei Pazienti è troppo preziosa e la vostra troppo corta per imparare solo dai vostri errori
Corollario a): soffermatevi su ogni cosa che è andata storta a voi o ad altri, e chiedetevene i perché in una sequenza di 5 volte (Emanuele Dati). Al primo perché toglierete lo sguardo dalla persona che avrebbe fatto l’errore, e ne vedrete in seguito le molteplici cause. Non tutte potrete risolverle (vedi punto 5), ma almeno le avrete capite.
Corollario b): l’analisi dell’errore (senza passioni) è l’unico trattamento accettabile per il senso di colpa.

5.     Se vedi un problema e non fai niente per risolverlo, sei parte del problema (Gandhi)
Si applica meglio ai processi che alle persone. Va temperata riferendosi a Epitteto, che incitava a cercare di cambiare le cose che possiamo cambiare, ed accettare quelle che non possiamo cambiare, e da San Tommaso Moro che pregava affinché gli fosse concesso il senno di distinguere tra le due.
Corollario: quando affrontate un problema, pensate (anche) come lo risolvereste se occupaste il grado superiore di quello che occupate: è la maniera migliore per prepararvici.

6.     La stanchezza sarà la vostra compagna di ogni giorno, e se decidete di NON fare una cosa, chiedetevi quanto questa pesi nella vostra decisione
Corollario: se vi chiedono di andare a vedere un paziente, andateci sempre. Se la persona che ve lo chiede è brava, andateci perché è brava. Se non è brava, andateci perché non lo è. Questa richiesta è stata in almeno due occasioni un momento decisivo della mia carriera.

7.     Quando curate un Paziente, prendete il vostro ego e mettetelo in secondo piano
È un esercizio indispensabile nel curare i pazienti, ma si applica -in una certa misura - anche nella carriera. Ho enfatizzato l’elemento attivo dell' impegno perché questo comportamento non avviene naturalmente nei medici (come la compassione o la ricerca di nuove soluzioni, alle quali la nostra indole di curanti e la formazione ci predispongono), in particolare perché una certa dose di ego, tradotta in fiducia in voi stessi, vi aiuterà nel progredire.
Corollario a): quanto sopra vale anche per l’ego mortificato dall’aver fatto un errore: le cure a quest’ego mortificato sono energie distolte a cose più importanti (riferitevi invece al corollario b) del punto 4).
Corollario b): nessun paziente mi ha mai ringraziato di averlo curato da solo. Questo è un punto importante per i chirurghi, che tendono a voler mostrarsi all’altezza di ogni situazione (in particolare i maschi). Avrete sempre un Senior al quale chiedere consiglio o aiuto. È l’unica protezione contro le cose che non sapete di non sapere, il vero pericolo che vi attende.

8.     Impegnatevi a coltivare benevolenza e fiducia attorno a voi 
Sono delle materie prime del team nel quale lavorerete. Vengono da pianticelle fragili, e vanno accudite quotidianamente, non solo per la serenità ma anche per la qualità del lavoro di tutti.
Corollario: siate sempre in buona fede. La perdita di fiducia che viene dalla non sincerità è praticamente impossibile da recuperare.

9.     Nelle scelte di vita importanti, le alternative possono essere tutte altrettanto buone (Irvin Yalom)
Arrivato a un bivio biografico, ho spesso molto rimuginato e sofferto pensando che, se una strada sarebbe stata quella buona, l’altra sarebbe stata necessariamente cattiva. No: sovente le due strade saranno entrambe buone, perché sarete voi a renderle tali. Due corollari (Henri Bismuth): 
Corollario a): scegliete la strada nella quale imparerete di più, anziché quella che vi sembra meglio spianata per la carriera. 
Corollario b): a un certo punto, smettete di cercare il posto ideale per voi, per fare di quello che già occupate il posto ideale per voi
Quando sarete abbastanza avanti nella carriera, i corollari (a) e (b) potrebbero entrare in tensione tra loro. Allora riferitevi alla regola principale: entrambe le scelte saranno buone.  

10.  Le uniche figure per le quali siamo insostituibili sono i nostri figli
I figli saranno la vera scelta irreversibile della vostra vita, e il tempo dedicato ai figli è probabilmente l’investimento più importante per la loro e la vostra felicità. Questo tempo rischia di filarvi tra le dita lavorando a impegni più urgenti, ma quasi mai più importanti; deve essere protetto da scelte attive, quotidiane e sostenute nel tempo (la dimostrazione per me è stata la loro educazione musicale: mi è successo di farmi rimpiazzare durante un trapianto per accompagnarli a una lezione, applicando la regola 7). 
Quanto sopra vale anche con i vostri partner, che apprezzeranno, tra l’altro, la vostra affidabilità negli impegni per la famiglia (Michele Ghielmini).
Corollario: L’importanza che si dà alle cose si vede da quelle alle quali si rinuncia per farle. Sarà da tenere presente a tutti i gradi del vostro percorso, ma in particolare quando sarete diventati dei modelli di ruolo.   

Ecco quello che vi mando per aiutare voi stessi e le vostre famiglie, due entità che spesso vi troverete aver messo seconde, dopo i pazienti, nella vita che avete scelto. Con tutto il bene che vi voglio. 
Vostro,
PMH

Lugano, Graduation day, 30.11.2024
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