Quattro Pietre di Inciampo e una targa a Brissago

Una prima in Ticino

Il Gruppo per la Memoria '43-'45 a Brissago ha organizzato la posa di quattro Pietre d'Inciampo e di una targa commemorativa  Venerdì 14 giugno 2024, qui il programma completo.

Le quattro Pietre d'Inciampo, le prime nel loro genere in Ticino, sono state posate in memoria della famiglia ebrea Gruenberger, che nel dicembre 1943 cercò rifugio in Svizzera. Solo alla giovane sposa incinta fu permesso di restare. Gli altri quattro membri della famiglia vennero riaccompagnati in barca alla frontiera italiana di fronte a Brissago e, arrestati dai tedeschi poco dopo, furono deportati nel gennaio 1944  nel treno che partì dal binario 21 a Milano nel gennaio 1945 (lo stesso sul quale si trovava la Senatrice Liliana Segre). Uno solo riuscì a fuggire e raccontò in dettaglio la loro storia; degli altri si perdé ogni traccia, probabilmente furono assassinati ad Auschwitz.

Dopo la posa delle Pietre d'Inciampo, è stata presentata una targa commemorativa per ricordare le attività di solidarietà della popolazione di Brissago durante il periodo 1943-1945, che fu particolarmente generosa con chi aveva chiesto rifugio (spiegazioni qui).  E stap anche presentato un libro che racconta la storia della famiglia e della fuga dell'unico superstite tra i deportati, in una dettagliata e comovente lettera alla moglie.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, gli On. Marina Carobbio-Guscetti e On. Michele Guerra per il Governo ticinese, il Console Generale d'Italia Min. Plen. Gabriele Meucci, il Prof. Jakob Tanner per l'associazione Stolpersteine, Liliane Isaak-Dreyfus per la SIG (Federazione svizzera delle comunità ebraiche), Alberto Belli Paci (del Comitato Pietre di inciampo di Milano e figlio della Senatrice Liliana Segre), e la On. Sindaca di Brissago Veronica Marcacci Rossi.
Il tutto è stato condotto con grande professionalità dalla Presentatrice Sharon Bernardi.


Il Gruppo della Memoria '43-'45 a Brissago è stato creato da cittadini per promuovere una visione attiva delle conoscenze storiche (chi non conosce la storia è condannato a ripeterla, o a subirla senza capire). Un richiamo dunque ai tempi di oggi nel quale vediamo riprodursi delle minacce alla democrazia per certi versi simili, anche nei toni e nelle narrazioni, a quelle dell'oscuro ventennio fascista. 
Per più dettagli sulle attività del gruppo, passate e future, rimando alle pagine del bel sito Insubrica Historica dello storico Raphael Rues.


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